Conferenza dei Superiori – 7° giorno 11 maggio – messaggio conclusivo

Nella
celebrazione della S. Messa, la mattina dell’ultimo giorno della
Conferenza, il Superiore Generale p. Angelo Mezzari, ha individuato
nella Parola di Dio della liturgia del giorno due luci per il nostro
cammino: la fiducia che le prove e le difficoltà sono il luogo
dell’agire di Dio nella storia e la necessità di un’adesione personale
con il Cristo Gesù, pane di vita. Sono due dimensioni essenziali per il
servizio a cui i Superiori ed i Consigli di Circoscrizione sono
chiamati. Nella concelebrazione eucaristica, e quindi anche a mensa,
abbiamo formulato gli auguri più sentiti al Consultore Generale,
p. Francesco Bruno, per il suo compleanno. I lavori della mattina sono
continuati con la condivisione del lavoro fatto nel settore
dell’economia, con il conseguente dialogo tra assemblea ed Economo
Generale. Successivamente c’è stato un intervento del p. Angelo Sardone
che ha aggiornato i Governi delle Circoscrizioni sulle attività della
Postulazione Generale, in questa fase di cambiamento di incarichi e del
passaggio al nuovo postulatore, p. Agostino Zamperini. Infine p. Angelo
Mezzari, nel suo saluto finale, ha detto che questa “passione condivisa”
(compassione) per Dio e il Prossimo dovrà essere sempre di più l’anima
che muove non solo i Superiori nel loro servizio, ma la vita di ciascun
rogazionista.

Alleghiamo il messaggio della Conferenza.

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Conferenza dei Superiori di Circoscrizione – 6° giorno – 10 maggio

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I lavori del sesto giorno della Conferenza sono
iniziati con la relazione del Segretario Generale, P. Fortunato Siciliano,
sul tema della comunicazione e dell’archiviazione quali dimensioni fondamentali
per la vita della Congregazione perché ne garantiscono l’unità e la storia.
Tutto il resto della giornata è stato dedicato alla condivisione, in assemblea
plenaria, di quanto è stato fatto negli incontri di settore. È stata
ripresentata la programmazione del Governo Generale alla luce dei contributi
raccolti nelle commissioni e dopo l’esposizione di ogni singolo settore si è
data la possibilità a tutta l’assemblea di chiedere ulteriori approfondimenti e
soprattutto offrire nuovi suggerimenti. Sono emerse in questo modo indicazioni molto
interessanti per le principali attività d’interesse generale e circoscrizionale
che animano la vita della Congregazione.

Conferenza Superiori d Consigli di Circoscrizione – 5° giorno - 9 maggio

 

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Il primo appuntamento del quinto giorno della
Conferenza è stato l’incontro in assemblea per presentare la programmazione del
Governo Generale nelle sue linee generali per offrire una visione d’insieme di
quanto è stato pensato, organizzato ed elaborato. Successivamente si è passati  al lavoro dei gruppi per settori (Superiori di
Circoscrizione; Economi; settore Formazione; Rogate, pastorale giovanile e
vocazionale, laici e parrocchie; Carità e missioni) con l’obbiettivo di
approfondire e completare la programmazione, considerando le specifiche realtà
e gli apporti di ognuno, sulla base della relazione presentata dai Superiori di
Circoscrizioni all’inizio della Conferenza.

Conferenza Superiori dei Consigli di Circoscrizione – 5° giorno

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Conferenza dei Superiori di Circoscrizione – quarto giorno – 8 maggio

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Il quarto giorno della
Conferenza dei Superiori e Consigli di Circoscrizione, domenica 8 maggio, è
stato completamente dedicato all’incontro del Governo Generale con i singoli
Governi di Circoscrizione. È stato questo un tempo molto importante per una
mutua conoscenza ed un dialogo costruttivo, nella riflessione e nella condivisione
di temi e problemi di maggiore urgenza.

Conferenza dei Superiori di Circoscrizione – terzo giorno - 7 maggio

Nella mattina del terzo giorno, secondo il
programma, sarebbe dovuto esserci la
presentazione e la discussione
sulla Programmazione del Governo Generale, ma la grande partecipazione nel
dialogo che c’è stato dopo ogni relazione dei Superiori di Circoscrizione
ascoltate ieri, ha fatto slittare tempi e programma. Pertanto si è continuato
il momento di “ascolto” con le relazioni delle delegazioni Usa ed Africa.

P. Eros Borile, Superiore della Delegazione
dell’Africa ha sottolineato che nel
contesto della cultura africana la Regola di Vita è accettata e vissuta con
relativa facilità nei comportamenti esterni. Bisogna però puntare sull’interiorizzazione
e personalizzazione dei valori e contenuti della Regola. Per questo c’è bisogno
dello studio, della pratica condivisa comunitariamente e contestualizzata
secondo il principio dell’inculturazione.

P. Antonio Carlucci, Superiore uscente della Delegazione
USA ha ricordato che nell’ambiente degli
Stati Uniti l’individualismo ed il relativismo sono le caratteristiche
culturali più emergenti che esercitano un’influenza notevole sul modo di
concepire e vivere anche la vita di speciale consacrazione… Lentamente si fa
strada l’esigenza di un dialogo fraterno che lascia presagire un cammino
propositivo di riappropriarsi dello spirito della nostra Regola di Vita e per
programmare un progetto di vita personale e comunitario in vista anche di un
apostolato più specificamente rogazionista
.

Subito dopo c’è stata la relazione dell’economo generale,
p. Gioacchino Chiapperini che ha iniziato il suo intervento affermando che anche se il Documento Capitolare non si
estende molto, è apparsa la problematica economica e finanziaria della
Congregazione e delle Circoscrizioni. Il tempo è di crisi e richiede una
attenzione particolare sull’uso e l’amministrazione dei beni
.

Infine il Superiore Generale ha voluto indicare i
punti principali emersi da questo ascolto attento e condiviso, sottolineando
che anche se le sfide sono tante nutriamo una grande speranza, specialmente se
guardiamo la Congregazione nel suo insieme. Ha così indicato che è giunto il
tempo di passare dall’osservanza formale all’esperienza vitale della Regola;
che sta prendendo sempre più spazio una mentalità progettuale a lungo termine,
che ha come punto di forza la collaborazione concreta tra tutte le
Circoscrizioni; che il compito del Governo Generale sarà sempre più quello di
“facilitare” la vita delle Circoscrizioni; che l’attenzione alle persone passa
attraverso la crescita delle Comunità; che la priorità della Congregazione è la
pastorale vocazionale e della formazione, quale garanzia del nostro futuro; che
c’è bisogno di una sempre maggiore incidenza nella vita della Chiesa e della
società grazie da parte della nostra azione carismatica. Riusciremo ad
affrontare queste grandi sfide e a cambiare le situazioni problematiche,
compresa quella economica, se cominciamo tutti e ciascuno in particolare a lavorare
sulle piccole cose, col desiderio di confrontarci e di andare avanti.

Alla conclusione della mattinata c’è stata la S.
Messa presieduta da Sua Eccellenza Mons Romano, che ha sottolineato
l’importanza della altaltpresenza di questa nostra assemblea anche per la vita della
sua Diocesi. Subito dopo ha voluto condividere con i Padri anche la gioia dello
stare insieme durante il pranzo e festeggiare anche con tutti il compleanno del
P. Antonio Carlucci.

Nel pomeriggio sono cominciati gli incontri con le
singole Circoscrizioni, in particolare le due province italiane, che
continueranno in tutta la giornata di domani.

Conferenza dei Superiori di Circoscrizione - 6 maggio 2011 – secondo giorno

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Il secondo giorno della Conferenza dei Superiori e dei
Consigli di Circoscrizione è stato dedicato all’ascolto delle Circoscrizioni.
Secondo le indicazioni della scheda inviata nella lettera di presentazione del
Superiore Generale, ciascuna relazione dei Superiori di Circoscrizione è stata organizzata
in più parti. Una prima parte per descrivere qual è la sensibilità e
l’attenzione che viene data alla Regola di Vita ed eventuali suggerimenti per
aiutare il cammino di riappropriazione; una seconda parte per offrire una
lettura sugli ultimi capitoli provinciali e/o assemblee o incontri dei
religiosi e fare il punto della situazione sulla Circoscrizione; una terza
parte per presentare le principali linee di programmazione nei vari settori di
vita e di apostolato, sempre nella prospettiva di un coordinamento più ampio;
infine una parte per  riflettere sulla
presente situazione economica a livello di Circoscrizione con le inevitabili
ripercussioni a livello mondiale.

Nella mattinata sono state lette le relazioni delle
due province italiane. P. Angelo Sardone, Superiore Provinciale della Provincia
ICS, ha sottolineato che la
riappropriazione della Regola ha bisogno di un programma comune da fare insieme
con il Governo Generale, cui deve seguire l’impegno fattivo da parte di tutti
per attuarlo
. La Conferenza costituisce l’inizio concreto di questo
cammino: nello spirito di famiglia di
fratelli, col quale ci ritroviamo nella comune condivisione e corresponsabilità
di gestione della Congregazione e di singole parti di essa, abbiamo fiducia che
il confronto col Governo Generale e le altre realtà internazionali, la
conoscenza e l’acquisizione di problematiche ed iniziative varie delle diverse
Circoscrizioni ed una programmazione condivisa, essenziale e pratica in
sintonia col Governo Generale, sortirà sicuramente benefici effetti per la
nostra Provincia
.

P. Adamo Calò, Superiore Provinciale della Provincia
ICN ha voluto sottolineare con forza che la
nostra Regola di vita, in questo critico periodo storico, dovrà aiutarci a
riscoprire una nostra identità carismatica e apostolica nella Chiesa.
Un’identità non si definisce soltanto attraverso formule scritte, ma
primariamente attraverso scelte coraggiose e la proposta di progetti concreti e
forse non sempre e non appieno inizialmente da tutti condivisibili;
incoraggiando testimonianze e comportamenti nuovi, a livello personale,
comunitario, ma soprattutto istituzionale. Per fare questo a livello
istituzionale abbiamo bisogno di coraggio e inventiva. Abbiamo bisogno di
avviare un cammino di discernimento, un esame di coscienza collettivo, partendo
dalla consapevolezza di tutti che è tempo di mettersi in discussione
.

Nel pomeriggio sono state lette le relazioni della
Provincia Latinoamericana, della Delegazione Filippina e di quella Indiana. P.
Juarez A. Destro, Superiore Provinciale della Provincia Latinoamericana ha
evidenziato, tra le altre cose, come la loro programmazione sia un cammino che
coinvolge l’intera Provincia e la stessa Congregazione. Infatti il primo testo
elaborato dal Governo Provinciale nel mese di febbraio 2011 è stato analizzato
nell’incontro dei Superiori locali, i quali a loro volta lo hanno portato nelle
Comunità locali per essere studiato e per offrire nuovi suggerimenti. Questa
Conferenza dei Superiori di Circoscrizione offrirà ulteriori indicazioni e
quindi il Governo Provinciale potrà elaborare il testo definitivo in modo tale
che possa essere messo in pratica, nello
spirito della corresponsabilità
. Tutto questo enorme lavoro è il modo
concreto con cui realizzare quanto chiesto dai Capitolo Generale e Provinciale.
Le sfide sono numerose e complesse
ha detto il P. Destro – ma siamo
coscienti della nostra missione di discepoli missionari
.

P. Herman Abcede, Superiore della Delegazione
Filippina, ha presentato una relazione molto ricca ed articolata nella quale
sono emerse le linee principali su cui lavorare nei prossimi anni: uno stile di
vita semplice; la necessità di fissare la priorità su ciò che è essenziale
nella vita; la dimensione della preghiera contemplativa rogazionista;
l’esperienza della comunità inserita da integrare anche nel programma
formativo; la necessità di un’azione di governo partecipativa; la necessità del
discernimento comune sui progetti da realizzare; la gestione trasparente dei
beni.

Dalla relazione del P. Luigi Toffanin, Superiore della
Delegazione Indiana, si è potuto percepire la realtà di una Circoscrizione in
pieno sviluppo carismatico, vocazionale ed apostolico, anche se non mancano
alcune difficoltà. La celebrazione del 25° anniversario di fondazione della
presenza rogazionista in India è l’occasione per approfondire il valore della
Regola di Vita oltre alle molteplici attività che verranno programmate. Bisogna riappropriarsi della Regola di Vita
non tanto per una sua osservanza formale, ma per il valore intrinseco che essa
ha come guida alla vita spirituale e come mezzo per una ordinata vita di
comunità e di apostolato
.

Dopo ogni relazione c’è stato un momento di dialogo
tra il relatore e l’assemblea per rispondere alle domande e poter offrire
ulteriori spiegazioni che hanno arricchito notevolmente la conoscenza delle
realtà delle Circoscrizioni. La partecipazione è stata davvero grande a tal
punto che non si è riusciti ad ascoltare tutte le Circoscrizioni. Questo ha
comportato un cambiamento di programma per il terzo giorno che inizierà con
l’ascolto della delegazione USA e di quella Africana.

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MORLUPO: Conferenza dei Superiori Maggiori e dei Consigli di Circoscrizione. Primo giorno

Primo giorno Conferenza Superiori Maggiori MorlupoCon la Santa Messa presieduta dal Superiore Generale, p. Angelo Mezzari, si è aperta questa mattina di giovedì 5 maggio, a Morlupo, la Conferenza dei Superiori e Consigli di Circoscrizione, che li vedrà impegnati fino all’undici maggio in un fitto programma di lavori.

Nella sua omelia il Padre Generale ha voluto sottolineare che questo appuntamento esprime la comunione con tutta la Famiglia del Rogate. Rivolgendosi ai presenti ha detto infatti: Con voi si fa presente l´intera Congregazione, nella persona di ogni religioso e comunità... Una presenza che si allarga ai nostri novizi, seminaristi, aspiranti; anche ai bambini, giovani e adulti che promuoviamo e educhiamo; i nostri collaboratori, benefattori, amici, educatori, operatori pastorali e le comunità ecclesiali e parrocchiali. E a tutta la Famiglia del Rogate, le Consorelle Figlie del Divino Zelo, le Missionarie Rogazioniste, le diverse associazioni e gruppi di laici. Con tutti ci sentiamo profondamente uniti, e nella comunione e condivisione del Rogate, esprimiamo la bellezza di vivere lo stesso carisma e spiritualità nella diversità delle razze, lingue e culture, segno dei doni dello Spirito Santo. Questa assemblea liturgica è manifestazione della bontà e liberalità dello Spirito, nel volto e nel cuore di ognuno di voi.

Questa prima Conferenza del sessennio del nuovo Governo Generale, che ha come tema: La regola di Vita. Per una programmazione condivisa, ha due obiettivi di fondo: sostenere la Congregazione nel cammino di accoglienza della Regola di Vita e presentare/completare la Programmazione del Governo Generale con il contributo delle diverse Circoscrizioni perché ci possa essere un reale coordinamento a tutti i livelli, così come ha auspicato l’XI Capitolo Generale.

La lettura della relazione iniziale del Superiore Generale, p. Angelo Mezzari è stato il primo momento forte della mattinata. Ha voluto così spiegare le motivazioni e la natura della Conferenza, e descrivere il cammino fatto dal nuovo Governo in questi primi mesi, per poi offrire alcune indicazioni molto chiare per il progetto di vita e di missione del prossimo sessennio. A noi, ai nostri Governi, alla nostra generazione, è stata affidata la responsabilità di gestire questo momento storico e cambiamento d’epoca, accogliendo il grande grido che ci giunge dai segni dei tempi, per prendere decisioni fondamentali per continuare a sviluppare la nostra vita consacrata e la nostra missione. Sappiamo che le decisioni prese in determinati periodi storici, con il rischio che si assume facendosi carico delle responsabilità, hanno dato soluzioni molto tempo dopo. Si tratta certamente di una dimensione profetica che i governi sono chiamati ad assumere.

Il secondo momento è stato l’incontro col P. Alday, religioso Claretiano, col quale inquadrare il tema di fondo della Conferenza e creare le premesse per i lavori dei giorni successivi. Egli, infatti, trattando il tema della riappropriazione dello spirito e del valore della regola, ha cercato di rispondere ad una precisa domanda che lui stesso ha posto all’inizio del suo intervento: ora che abbiamo le “nuove” Costituzioni e Norme cosa facciamo? A questa domanda provocatoria ha proposto una precisa visione della Regola quale Libro di Vita, legge scritta sì, ma nel cuore, quale espressione della spiritualità dell’Istituto e guida vocazionale, di identificazione, di unificazione e di preghiera.

Nel pomeriggio il p. Alday ha continuato la sua relazione indicando alcuni percorsi pratici per rendere operativo questo cammino di riappropriazione ed in particolare ha proposto un questionario a cui ha invitato ciascuno dei partecipanti a rispondere personalmente. Dopo un tempo utile per la sua compilazione, ci si è ritrovati tutti insieme per il confronto e la condivisione.

La prima giornata della Conferenza si è conclusa con la preghiera dell’adorazione eucaristica vocazionale e la celebrazione dei vespri.

Foto galleria della giornata

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Beatificazione di Don Giustino M. Russolillo

altSabato, 7 maggio 2011,
alle ore 15.00, a Napoli in via Pallucci (Pianura – Area Beatificazione) vi
sarà la beatificazione del Venerabile Don Giustino M. della SS. Trinità
Russolillo, Fondatore della Società Divine Vocazioni e delle Suore Vocazioniste.
Il Padre Generale ha indirizzato ai rispettivi Superiore Generale, Don Ludovico
Caputo, e alla Superiora Generale, Madre Antonietta Colafemmina, il seguente
messaggio di auguri.

            “Ho appreso con grande gioia la notizia della
beatificazione del vostro Fondatore, il Venerabile Don Giustino Maria della SS.
Trinità (Russolillo), il prossimo 7 maggio 2011 a Pianura.

            Noi Rogazionisti siamo vicini per la sintonia del
carisma, per la stima che il vostro Fondatore ha avuto nei riguardi di Padre
Annibale appunto per tale ideale condivisione, ed anche perché in alcuni
contesti ci ritroviamo negli stessi contesti pastorali, per quanto riguarda le
sedi, nello svolgere la nostra missione.

            Condividiamo quindi questa gioia, che appartiene a tutta
la Chiesa, e siamo fiduciosi che la Beatificazione di Don Giustino possa
costituire un passo significativo di crescita per le vostre Congregazioni e per
il carisma delle vocazioni.

            Con
tale auspicio porgo distinti e cordiali auguri e saluti. P. Angelo A. Mezzari,
R.C.J. Sup. Gen.”.

 

Il Beato Giovanni Paolo II ai Figli di S. Annibale

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«Se uno mi ama, osserverà la mia parola » (Gv 14, 23). In
queste parole evangeliche vediamo delineato il profilo spirituale di
Annibale
Maria Di Francia,
che l’amore per il Signore spinse a dedicare l’intera
esistenza al bene spirituale del prossimo. In questa prospettiva, egli avvertı`
soprattutto l’urgenza di realizzare il comando evangelico: «
Rogate
ergo... Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!
»
(
Mt 9, 38).

Ai Padri Rogazionisti e
alle Suore Figlie del Divino Zelo lasciò il compito di adoperarsi con tutte le
forze perchè la preghiera per le vocazioni fosse « incessante e universale ».
Questo stesso invito Padre

Annibale Maria Di Francia rivolge ai giovani del nostro tempo,
sintetizzandolo nella sua abituale esortazione: «Innamoratevi di Gesù Cristo».
Da questa provvidenziale intuizione è sorto nella Chiesa un grande movimento di
preghiera per le vocazioni. Auspico di cuore che l’esempio di Padre Annibale
Maria Di Francia guidi e sostenga anche in questo nostro tempo tale azione
pastorale
» . (Giovanni Paolo II, Domenica 16 maggio 2004).

 

« Carissimi Rogazionisti e Figlie del Divino Zelo, non abbiate
paura che il tempo dedicato all’orazione possa in qualche modo frenare il
dinamismo apostolico e il meritorio servizio ai fratelli, che costituiscono la
vostra fatica quotidiana. E` esattamente il contrario. Amare e porre nel centro
d’ogni progetto di vita e d’apostolato la preghiera è l’autentica scuola dei
santi. Distinguetevi, pertanto,
nell’arte del pregare
: questo «é il segreto di un cristianesimo veramente
vitale, che non ha motivo di temere il futuro, perché continuamente torna alla
sorgente e in essa si rigenera» (
Novo
millennio ineunte
, 32). Vi sia di esempio e sostegno la Vergine Santa.
Conservando in tutta la sua primitiva freschezza quel tipico carattere mariano,
che il vostro Fondatore ha impresso come nota inconfondibile agli Istituti da
lui fondati, restate alla scuola di
Maria
. Finché manterrete lo sguardo fisso su di Lei, eccelso capolavoro di
Dio, modello e ideale di ogni vita consacrata e sostegno di ogni attività
apostolica, non si inaridirà nella vostra grande Famiglia spirituale quella
sorgente di generosità e di dedizione, di interiorità e di fervore, di santità
e di grazia, che vi rende
preziosi operai nella messe del Signore.

Siate, infine,
anime profondamente eucaristiche, che sanno
adorare, amare, godere l’Eucaristia. Fu al Mistero eucaristico che, agli albori
delle vostre Congregazioni, il Beato Di Francia diede il posto centrale in
tutto. Dall’adorazione eucaristica
otterrete non solo il dono di nuove vocazioni
, ma anche la grazia di
accrescere l’entusiasmo e la gioia del vostro sacerdozio, della vostra
consacrazione e della vostra militanza cristiana
». (Giovanni Paolo
II
, Domenica 6 dicembre 2001 –
Udienza nel 150° anniversario della nascita di Padre Annibale
).

 

 

«Resta vivo
nella memoria di ciascuno il ricordo della mattina del 16 maggio 2004 quando,
dinanzi a una grande folla intensamente partecipe, ho avuto la gioia di
iscrivere nell'albo dei Santi colui che ho definito "insigne apostolo
della preghiera per le vocazioni" e "vero padre degli orfani e dei
poveri". Il suo carisma risplende ora di nuova luce: Padre Annibale è per
tutti intercessore e modello luminoso, la cui presenza viva presso il Padre
delle misericordie dà all'invocazione del cuore rinnovata fiducia di essere
ascoltata, specialmente per quella preghiera a cui Cristo stesso ci invita:
"Rogate!" (Mt 9,38)

»
. (Giovanni Paolo II, Domenica 26 giugno 2004 – Lettera al Superiore Generale, P. Giorgio
Nalin
).

 

 

«Carissimi
Rogazionisti! La Chiesa e il mondo attendono da voi una rinnovata fedeltà al
carisma di apostoli del "Rogate" che vi contraddistingue. Vivete
perciò, con tutta la passione che lo Spirito saprà accendere nei cuori, la
gioia della vostra chiamata, e non fate mancare al Popolo di Dio e all'umanità
intera ciò che è stato chiesto dal Redentore in persona: "Rogate!".

Lavorate
senza risparmio per il bene temporale e spirituale del prossimo, sull'esempio
del vostro Padre Fondatore, mediante l'educazione e la santificazione dei
fanciulli e dei ragazzi, l'evangelizzazione, la promozione umana e il soccorso
ai più poveri (cfr Costituzioni, 5). Curando l'annuncio del Vangelo alle
giovani generazioni, sapete di servire la causa per la quale la vostra intera
esistenza si fa preghiera e merita di essere spesa
».

(Giovanni Paolo II, Domenica 26 giugno 2004 – Lettera al
Superiore Generale, P. Giorgio Nalin
).

 

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