Gruppo Amici < Per Padre Palma > N°18

 

Roma, 30 giugno 2022

Carissimi Amici,

In continuazione del rapporto tra Padre Palma, Luisa Piccarreta e

Sant’Annibale Maria Di Francia,e avendo ricevuto un interessante intervento

di un carissimo amico del Gruppo < Per P.Palma >; che trasmetto anche a voi,

a modo di premessa, presento due situazioni interessanti che si presentarono

quando il Di Francia venne chiamato al cielo. La disposizione spirituale di

S.Ant’Annibale a compiere la Divina Volontá, espressa solennemente nella

preghiera del Padrenostro, era decisa e profonda sin dalla sua Gioventù.

Quando conobbe le straordinarie rivelazioni di Gesú alla Serva di Dio Luisa

sulla Divina Volontá realizzzó un cammino di perfezione sempre crescente

di adeguamento spirituale alla volontá di Dio con un gaudio ed un

entusiasmo interiore tale che si gettó a capofitto per sostenere e diffondere il

grande messaggio di Gesú con la publicazione di ben 19 volumetti ricolmi di

una luce affascinante e direi irresistibile ad accettare la Volontá Divina.

Alla morte di S.Annibale subentró un periodo di incertezze, nonché la

sparizione o perdita ,o smarrimento degli stessi manoscritti. In questo frangente subentra

dal nascondimento il P.Palma per riavviare e riprendere in un certo modo

l’azione di Padre Annibale.

E si notarono subito gli effetti positivi. Tra questi un evento di massima

importanza nel 1930

fu quello di un responso tecnico-teologico sugli scritti sino allora pubblicati,

eseguito da due insigni teologi della Facoltá Antonianum di Roma. Un

secondo evento, nel 1932, constituito dal Nulla hosta e < l’Imprimatur >per

la stampa di due libri, il primo < La Vergine Maria nel Regno della Divina

Volontá >, e il secondo libro <La Divina Volontá >. Tali risultati ci fanno capire

qual’era la preparazione teologica, spirituale e mistica di quest’uomo che

Sant’Annibale dichiavava come suo figlo spirituale. E Sant’Annibale sapeva

misurare le sue parole. Non diceva frasi a vanvera ,o chissà, seducenti o

lontanamente adulatrici. Purtroppo ll P.Palma non poté continuare a portare

 

il suo prezioso contributo alla missione della serva di Dio, Luisa, perché

frenato da infondate e diaboliche calunnie che lo portarono in un doloroso

cammino fino al martirio, suggellatore della sua santitá, arricchita ed

illuminata dallo splendore della Divina Volontà la quale passò da Luisa a

S.Annibale e pervadendo il nascosto, umile, ma anche dinamico P.Palma.

La luce della sua sofferenza accolta, abbracciata e baciata nella Divina

Volontà, ci fanno percepire tutto il retroscena della sua vita marcata da una

alta santitá, in continua ascesi verso la perfezione.

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C O M U N I C A Z I O N I    R I C E V U T E

1 -   Da Assisi,   22 giugno 2022  -   M.F.

Caro P.Antonio,

ti ringrazio nuovamente dei tuoi scritti che aggiungono

sempre qualcosa alla conoscenza del nostro P. Palma.

Ho letto con interesse poi che anche P. Palma ha

avuto relazioni con la mistica Luisa Piccarreta e tal

proposito spero di farti cosa gradita nell’inviarti due

citazioni dei Libri di cielo della nostra mistica dove

Gesù parla di Sant’Annibale. La prima si trova nel vol.

22 - 1 giugno  e il secondo nel vol. 23 - 28 febbraio.

del primo scritto ti mando il testo un po’ accorciato:    ....

Mi sentivo afflitta, non solo per la privazione del mio dolce Gesù, ma perché pure mi era

giunta la notizia inaspettata della morte del rev.do Padre Di Francia; era l’unico rimastomi

a cui potevo aprire la povera anima mia; come mi comprendeva bene! Era un santo a cui mi

affidavo e che tanto aveva compreso tutto il valore di ciò che Gesù mi aveva detto sulla

Divina Volontà; aveva tanto interesse di ciò, che con insistenza si era portato tutti gli scritti

per pubblicarli. Sicché pensavo tra me: “Dopo che Gesù permise che si portasse gli scritti

con mio grande sacrificio, perché io non volevo e solo perché era un santo io dovetti

cedere, ed ora Gesù se l’è portato al Cielo”; mi sentivo torturare dal dolore, ma Fiat! Fiat!

Fiat! Tutto finisce quaggiù. Ho sfogato in pianto raccomandando a Gesù quell’anima

benedetta, che tanto aveva sofferto ed operato per Lui.

...Se poi non tiene volontà di farne pratica di quelle conoscenze che acquista,

succede come quando uno tocca un fiore oppure si lava con acqua freschissima una

volta: nell’atto sentirà il profumo del fiore, ma siccome non possiede il fiore, né la

fonte dell’acqua fresca, a poco a poco svanirà il profumo

 

... Ora quell’anima teneva tutta la volontà di farne pratica, tanto che vedendo il gran

bene che lui sentiva, voleva farle conoscere agli altri col pubblicarle. Quindi finché è

stato in terra, il corpo più che muro murava quella luce, ma non appena l’anima è

uscita dal carcere del suo corpo si è trovata investita dalla luce che possedeva; ed i

tanti germi della felicità che possedeva, effetto delle conoscenze della mia Volontà

Divina, sviluppandosi, ha incominciato a sentire il principio della vita delle vere

beatitudini, e tuffandosi nell’eterna Luce del suo Creatore si trovò nella Patria

Celeste, dove continuerà la sua missione sulla mia Volontà assistendo lui il tutto dal

Cielo. Se tu sapessi la gran differenza che c’è di gloria, di bellezza, di felicità, tra chi

porta, morendo, dalla terra la luce coi germi di tante felicità, e tra chi la riceve solo

dal suo Creatore! C’è tale distanza, che passa in distanza più che tra il Cielo e la terra.

Oh, se sapessero i mortali il gran bene che acquistano col conoscere un vero bene,

una Verità, e farne sangue proprio per assorbirlo nella propria vita! Farebbero a gara,

dimenticherebbero tutto per conoscere una verità e darebbero la vita per metterla in

pratica”.

Onde mentre Gesù ciò diceva, ho visto innanzi a me l’anima benedetta del padre

vicino al mio letto, investita di luce, sospesa dalla terra, che mi guardava fissa, ma

senza dirmi una parola; anch’io mi sentivo muta innanzi a lui, e Gesù ha soggiunto:

“Guardalo come è trasformato! La mia Volontà è luce ed ha trasformato quell’anima

in luce; è bella, gli ha dato tutte le tinte della perfetta bellezza; è santa ed è restato

santificato; la mia Volontà possiede tutte le scienze e l’anima è restata investita dalla

scienza divina; non c’è cosa che la mia Volontà non gli ha dato. Oh, se tutti capissero

che significa Volontà Divina, metterebbero tutto da parte, non si curerebbero di fare

più nulla, e tutto l’impegno sarebbe solo di fare la mia sola Volontà!”

Un caro saluto e una preghiera a vicenda.

p. Mario Filippone  r.c.j.

 

2 – Ringrazio vivamente il P.Mario per il suo intervento che fa luce a quanto

sinteticamente detto innanzi, e annunziando che da questa comunicazione i

nostri messaggi sono trasmessi in inglese, spagnolo, portoghese, oltre che

italiano , saluto cordialmente tutti i nostri Amici.

P. Antonio Chirulli - rogazionista

 

 

                                                                                                                                                   

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                            

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