Roma, 18 settembre 2025
Prot. n. 232/2025
Ai Rev.di Superiori
delle Circoscrizioni Rogazioniste
Alle Rev.de Superiore
delle Circoscrizioni e Zone FDZ
Ai Consiglieri/e del Laicato
LORO SEDI
Carissimi Fratelli e Sorelle,
nel cammino che stiamo compiendo verso il Centenario del beato transito di Sant’Annibale Maria Di Francia abbiamo concordato di celebrare insieme, Rogazionisti e Figlie del Divino Zelo, le Giornate Missionarie 2026 e 2027, contribuendo unitariamente per i progetti di solidarietà, e destinando il prossimo anno, 2026, ad un’opera delle Figlie del Divino Zelo e il successivo, 2027, ad una dei Rogazionisti.
Indubbiamente, la prima opera che dobbiamo promuovere annualmente, in occasione della Giornata Missionaria, e non solo in tale occasione, è la sensibilizzazione missionaria di noi tutti e tutte.
Dobbiamo diventare ogni giorno di più consapevoli che ciascuno di noi, per la grazia del battesimo, e ancora di più per la consacrazione religiosa o sacerdotale, è costituito/a nella missione di testimoniare e annunziare il Vangelo del Signore e, quindi, di affiancare con la preghiera e con gli altri mezzi di cui dispone i missionari e le missionarie che operano in prima linea.
La Costituzione Pastorale del Vaticano II, Gaudium et spes, ci ha consegnato questo importante invito: «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore» (n. 1).
Da una parte le criticità che per varie ragioni si sono acuite nel mondo di oggi, e dall’altra la grazia del Giubileo, ci interpellano perché possiamo accogliere l’invito della Chiesa e divenire “Messaggeri di speranza tra le genti” [1].
La nostra speranza è nel nome del Signore. Su di Lui possiamo poggiarla fermamente: “Sentiamoci perciò ispirati anche noi a metterci in cammino sulle orme del Signore Gesù per diventare, con Lui e in Lui, segni e messaggeri di speranza per tutti, in ogni luogo e circostanza che Dio ci dona di vivere”[2].
Papa Leone nel suo primo saluto rivolto alla Chiesa e al mondo, subito dopo la sua elezione, si è sintonizzato con Papa Francesco con parole di esortazione e incoraggiamento: “Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti! Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come del ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore”[3].
La nostra missionarietà è generata dalla carità, dall’amore di Dio per ciascuno di noi, che ci rende fratelli, che è alimentato dal quotidiano contatto con il Signore e si concretizza con la solidarietà.
Su questa base poggia il progetto di solidarietà che le Figlie del Divino Zelo intendono realizzare nella città di Kupang (Indonesia), progetto dal titolo “Speranza”.
L’opera ha la finalità di rispondere ai bisogni emergenti nel territorio a favore dei fanciulli, dei giovani, delle giovani, dei più bisognosi, per un futuro migliore, pieno di speranza.
Si intende costruire una Casa di Accoglienza e Sala Polifunzionale per promuovere un servizio di evangelizzazione e di promozione umana.
Le Figlie del Divino Zelo in questa loro sede di Kupang svolgono da anni diverse attività religiose e caritativo-sociali: asilo nido, catechesi ai giovani e ai bambini del quartiere, animazione liturgica parrocchiale, pastorale vocazionale, visita alle famiglie e agli anziani.
L’opera sociale “Speranza” – Casa di Accoglienza e Sala Polifunzionale consentirà di ottimizzare questo loro impegno di promozione sociale ed evangelizzazione, prestando in strutture idonee una cura particolare alla fanciullezza e ai giovani, seguendo le orme del Fondatore, Sant’Annibale Maria Di Francia.
Esortiamo i Confratelli e le Consorelle, le Missionarie Rogazioniste, le Associazioni Laicali della Famiglia del Rogate e i Collaboratori laici delle nostre Comunità a ravvivare la propria sensibilità missionaria, a partire dalla preghiera di sostegno per coloro che operano in prima linea, quindi a far sentire ad essi la nostra vicinanza, e a promuovere anche la solidarietà, fra le proprie conoscenze, per la realizzazione di questo importante progetto.
Con l’augurio che i Divini Superiori benedicano questo segno di unità della Famiglia del Rogate e accompagnino il nostro cammino, vi salutiamo con affetto nel Signore.
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(Madre Maria Eli Milanez, FDZ) (P. Bruno Rampazzo, R.C.J.)
Sup. Gen. Sup. Gen.
[1] Il tema che Papa Francesco ha dato nel suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2025.
[2] Papa Francesco, Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2025, n. 1.
[3] Papa Leone XIV, Prima benedizione «Urbi et Orbi» del Santo Padre Leone XIV, Piazza San Pietro, 8 maggio 2025.
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