1° giugno – Solennità di Sant’Annibale

23.05.2024 - La solennità di Sant’Annibale, per noi e per tutta la Famiglia del Rogate, quest’anno, nella ricorrenza del 20° anniversario della sua canonizzazione, vuol essere un appuntamento di fede, spiritualità e di rinnovata grande vicinanza di tutti, fra di noi e con il nostro amato Padre.

            Con la mente e il cuore saremo a spiritualmente uniti a Messina, intorno all’urna che custodisce le sacre spoglie di Sant’Annibale, ma ugualmente vogliamo trasportarci a Roma, nella chiesa parrocchiale dei Santi Antonio e Annibale Maria, presso la cappella che custodisce l’insigne reliquia del suo Cuore.

            Accoglieremo l’invito che ci è stato rivolto con la lettera circolare congiunta del Superiore Generale, P. Bruno Rampazzo, e della Superiora Generale, Madre Maria Eli Milanez: “Carissimi Fratelli e Sorelle, stiamo compiendo insieme il cammino verso il Centenario della nascita al Cielo del nostro Santo Fondatore, e quest’anno, in occasione della sua solennità, il 1° giugno, desideriamo porre un gesto significativo, come Famiglia del Rogate, presso l’insigne reliquia del suo Cuore.        

Come espressione di lode e ringraziamento al Signore per aver donato a noi e alla Chiesa il nostro Santo Fondatore, come segno di vicinanza memoria presso di Lui perché impetri per la Chiesa e per le nostre Congregazioni le sante vocazioni, il 1° giugno 2024, vogliamo deporre nella cappella della chiesa parrocchiale dei Santi Antonio e Annibale Maria, a Roma, durante la Santa Messa delle ore 19,00, la «Lampada della Famiglia del Rogate», che rimarrà sempre accesa, e sarà alimentata dall’olio che sarà fornito, a turno, secondo un apposito calendario, da tutta la Famiglia del Rogate.

            Nella fase iniziale la Lampada sarà alimentata a cura delle due Curie Generalizie; in seguito, d’intesa si definirà il calendario.

            Con l’augurio che i Divini Superiori benedicano questo segno di unità della Famiglia del Rogate e accompagnino il nostro cammino, vi salutiamo con affetto nel Signore”.