Curia Generalizia

From Nalgonda

altaltaltaltaltaltDearest,  " Let Jesus in the Blessed Sacrament be the center and Source of our Rogate Mission... Happy Feast of July the First.....

Celebration of July 01, STQP, India.

altaltaltalt The St. Thomas Province Community and Rogate Ashram community of religious students, began the Solemn Eucharist celebration and the whole day adoration at 09 am. The Eucharistic celebration was presided over by Fr. Shajan and all the fathers con celebrated. Immediately after the Mass group adorations followed. We will have the common adoration at 04:30 and Eucharistic procession. 

Festa del Primo Luglio

altLa festa del Primo Luglio è il centro e la madre di tutte le feste della nostra Congregazione. È infatti il 1° Luglio del 1886 la autentica data di fondazione della Pia Opera della Rogazione Evangelica. Certamente Gesù in Sacramento ha iniziato a edificare la Pia Opera degli interessi del suo Cuore in una delle catapecchie del quartiere Avignone fin dal 19 marzo 1881, giorno in cui il nostro Padre, nel piccolo oratorio dedicato al sacro Cuore, celebrava la prima santa Messa. Da quel giorno “Gesù, sommo bene in Sacraemnto cominciò a prendere posssesso di quei luoghi, e in quel campo di poverelli pose il germe di questa nuova pianticella” (Scritti, vol. 1, p. 963). Da questo giorno, che potremo chiamare del concepimento dell’Opera, passarono ben cinque anni per giungere alla nascita il 1° luglio 1886. “Con la venuta di Gesù Sacramentato la Pia Opera, in persona dei suoi primi componenti, spuntò bambina, o meglio spuntò piccola carovana per cominciare uno scabrosissimo pellegrinaggio, ma sempre confortato dalla vera «arca dell’alleanza», che contiene non la manna simbolica, ma il vero  «Pane vivo disceso dal cielo»” (ivi, vol. 1, p. 97).

Preparazione per il 1° Capitolo della Provincia S. Matteo

altNella ricorrenza della Festa del 1° luglio 2014, il Superiore Maggiore della Provincia S. Matteo (Filippine, Indonesia, Vietnam, Corea del Sud, Papua Nuova Guinea), P. Herman Abcede, con una lettera circolare, invita i Superiori delle Comunità, i Responsabili delle Stazioni Missionarie, tutti i Religiosi delle Case, i Novizi, Postulanti e Seminaristi, nonché i membri della Unione di Preghiera per le Vocazioni, le Missionarie Rogazioniste e tutta la Famiglia del Rogate nella Provincia S. Matteo, a iniziare la preghiera in preparazione al 1° Capitolo Provinciale che si terrà il prossimo dicembre 2014.  Il testo della preghiera ufficiale richiama il tema del Capitolo: “Novum fecit Dominus!” Alla nuova Provincia Rogazionista S. Matteo il nostro augurio di una buona preparazione!  

 Riportiamo qui il testo della preghiera in inglese:

            Prayer in Preparation for the First Provincial Chapter

                 of the ROGATIONISTS – “ST. MATTHEW PROVINCE”

               Novum fecit Dominus! The Lord makes all things new!

Gracious God and merciful Father,

origin and fulfillment of life, faith and mission,

in the past, your divine presence and plan were manifested through

chosen servants: prophets, judges, kings and priests.

In a hostile, sinful and indifferent world,

You delivered them with your powerful hand and outstretched arms.

As they carried the banners of holiness and justice,

You urged them with the words:

“I AM with you... See, I make all things new” (Is. 43:19)

Through Your only begotten Son, Jesus Christ, our Good Shepherd,

Your divinity and mission were manifested anew in the lives of

Your apostles, martyrs and saints, establishing  the Church as a school of compassion.

You have chosen Saint Hannibal Mary Di Francia to be the Apostle of the ROGATE

and  loving Servant of the Poor.

Celebrating the 10th Anniversary of his canonization,

move us all his sons, in the spirit of the Rogate, to pray and work zealously for more holy

workers in the Church and to generously dedicate our lives for the poor.

As we journey with the Church through stormy seas,

confirm all of us with these words:

“If anyone is in Christ, He is a new creation.” (2Cor. 5:17)

Holy Spirit, bond of love in the Trinity,

the promised Paraclete, the Intercessor,

Your work has brought wonderful charisms for the good of the Church

for You are the genuine source of wisdom, knowledge and truth.

With awe and humility, we, the members of the Rogationist  St. Mathew Province,

beg you to make us: Men of Prayer and Charity.

Guide us in our preparation for our First Provincial Chapter.

Sanctify, confirm and empower us to say:

The Spirit of the Lord is in us, and with Him, we can make all things new.” (cf.Rev.21:5)

Mary, our Lady of the Rogate,

Be our gentle guide as we go deeper into a life of prayer;

Be our Queen and Mother as we commit our lives for the service of others;

As one community, we may always be united in Jesus, your Son:

in joys and in sorrows, in health and in sickness, for richer or for poorer,

for the greatest consolation of the Heart of your Son.

Like you, and with you, may we always sing: “a new song to the Lord,

for he has done marvelous deeds.” (Ps. 98).

Amen.

Secondo incontro del Laicato Italia Centro Sud

Presso il Villaggio del Fanciullo S. Nicola, a Bari, domenica 29 giugno i laici delle parrocchie rogazioniste di Puglia, Basilicata e Campania, hanno celebrato il secondo Raduno delle Parrocchie Rogazioniste della Provincia ICS. Numerosi rappresentanti provenienti dalle parrocchie di Bari, Matera, Trani, Napoli, dai santuari S. Antonio di Oria e della Madonna della Grotta a Modugno si sono ritrovati per riflettere e pregare sul tema: "Pellegrini di speranza". I lavori, animati dal Vicario Provinciale P. Antonio Di Tuoro, sono stati introdotti da P. Matteo Sanavio, Consigliere Generale addetto alle parrocchie ed al laicato e in seguito diverse testimonianze hanno offerto lo spunto per i lavori di gruppo. La giornata si è poi conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta dal Superiore Provinciale P. Angelo Sardone.

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La preoccupante situazione in Iraq

altCari Confratelli, portiamo a conoscenza una notizia del 27 giugno, di AsiaNews, riguardante la preoccupante situazione in Iraq. Siamo vicini ai confratelli che si trovano a Caraqosh e alle loro famiglie; siamo vicini anche alle consorelle Domenicane di Santa Caterina, e alle loro famiglie, in questi momenti di grande sofferenza. Affidiamo al Signore, particolarmente nella prossima giornata del Primo Luglio, la Chiesa che è in Iraq, per impetrare per loro il sostegno e la forza della fede e per la terra benedetta dell’Iraq, finalmente, il dono della pace. P. Angelo

Salvare Qaraqosh, città cristiana contesa da Isis e curdi
di Fady Noun 
Appello del vescovo siriaco cattolico di Ninive, Boutros Mouchi perché i cristiani d'Oriente non siano "un popolo errante". La località, da rifugio sicuro rischia di trovarsi al centro del conflitto. 

Beirut (AsiaNews) - Da una settimana mancano acqua e luce a Qaraqosh, cittadina irachena nella piana di Ninive abitata a larghissima maggioranza da cristiani, che stanno cominciando a fuggire anche da un luogo che fino a poco tempo fa era ritenuto sicuro, ma che ora vede scontri tra gli islamisti dell'Isis e i peshmerga curdi.

"No, i cristiani d'Oriente non sono un popolo errante". E' il grido d'allarme lanciato dal vescovo siriaco cattolico di Ninive, Boutros Mouchi che lancia un appello alle coscienza locali, regionali e internazionali per salvare la cittadina da una invasione ritenuta "imminente" da parte degli islamisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante.

L'appello è rilanciato da Beirut da Melhem Khalaf, docente di diritto all'università Saint-Joseph, appena rientrato dall'Iraq, dove ha visitato anche Qaraqosh. L'appello è rivolto a tutte le istanza politiche e religiose e a tutti coloro che hanno a cuore la conservazione della ricchezza sociale, della storia e del futuro di questa regione.

Il vescovo Boutros Mouchi è ancora a Qaraqosh, che sorge a una trentina di chilometri da Mosul ed è accanto alle zone controllate dai curdi. Equando l'Isis ha preso Mosul le forze curde sono avanzate su Kirkuk, la regione irachena più ricca di petrolio, estendendo il loro controllo anche su Qaraqosh.

La città, in tal modo, si è trovata nel confronto tra forze rivali, che hanno cominciato a scontrarsi. Ai responsabili dell'Isis ai quali si erano rivolti per chiedere il ritorno di acqua ed elettricità, i cittadini di Qaraqosh si sono sentiti rispondere: "chiedetelo ai curdi".

Nelle settimane scorse, la città di Qaraqosh, che contava 38mila abitanti, 35mila dei quali cristiani, aveva visto crescere notevolmente la popolazione, per l'afflusso dei cristiani in fuga da Mosul, presa dall'Isis. Analogamente era accaduto alcuni anni fa, quando vi avevano cercato rifugio cristiani che lasciavano l'inferno di Baghdad e che credevano di trovarvi una zona di pace.

All'inizio l'Isis si era impegnato a non attaccare il luogo. Con la volontà di rassicurare gli abitanti e di dare credito agli impegni delle forze islamiste vi si era recato personalmente anche il patriarca caldeo Louis Sako.

Ora tutto è cambiato e gli estremisti islamici hanno cominciato ad attaccare Qaraqosh, scontrandosi con i peshmerga curdi.

Ora, insieme con i rappresentanti di diverse Chiese d'Oriente, mons. Mouchi   lancia un appello al mondo intero per salvare la città e ciò che essa ha di più prezioso: la sua diversità religiosa, culturale ed etnica.

Si tratta di mettere il mondo libero di fronte alle sue responsabilità, impedendogli di chiudere gli occhi sulle violenze che attualmente squarciano l'Iraq e su ciò che, afferma Khalaf, accade o rischia di accadere, sotto la copertura di lotte per il potere.

Nell'ambito di tale mobilitazione, il Vaticano è chiamato in causa attraverso gli ambasciatori occidentali a Beirut. Tutti sono convinti che il gioco supera il destino di alcune migliaia di cristiani e che punta al futuro della regione. Come dice Khalaf, "Qaraqosh è un po' ognuno di noi. Lasciarla morire è firmare la condanna a morte di tutti noi".

(da AsiaNews.it)

Rogate Bhavan Mananthavady

altaltaltaltDearests, we the Rogate Bhavan wish you a Happy Feast of Sacred Heart of Jesus. on this day of the Solemnity of Sacred Heart of Jesus we are blessed with the presence of the statue of Sacred Heart in our community. Father Vito Lipari blessed the statue and presided the solemn celebration of the Holy Mass. P. Sabu Pulimalayil

Rogate Sneha Bhavan community

altaltaltaltaltaltaltaltaltDearest, Greetings from Rogate Sneha Bhavan Nalgonda...

Happy feast day! Rogate Sneha Bhavan community celebrated the feast of the Sacred heart Jesus and the Entrance to the petulancy of our eleven brothers. With love and prayer - Rogate Sneha Bhavan community

Fr. Etienne Lipem, rcj

altCarissimi Confratelli, La Quasi Provincia dell'Africa vi invita a lodare e a ringraziare il Signore per il nostro primo confratello Camerunense Fr. ETIENNE LIPEM,rcj, che farà la sua Professione Perpetua il 27 giugno e riceverà l'Ordine del Diaconato il giorno dopo il 28 giugno 2014.  Chiediamo le vostre preghiere per la perseveranza del confratello e che Il Signore continua ad inviarci santi e numerosi vocazioni.       

Padre Willy CRUZ, rcj

Provinciale QPA

Trezzano, Scola inaugura il nuovo oratorio

alt22.06.2014 - Era atteso da 50 anni e finalmente il momento è arrivato, tanto che per l’inaugurazione del nuovo oratorio San Lorenzo Martire dei Rogazionisti a Trezzano sul Naviglio, nel quartiere Zingone, la comunità parrocchiale accoglierà il cardinale Angelo Scola. A lui il compito di inaugurare e benedire il nuovo oratorio. All’arrivo l’Arcivescovo incontrerà i ragazzi e gli animatori dell’oratorio estivo. Subito dopo, alle 17, si apriranno i cancelli dell’oratorio per tutta la comunità, genitori e autorità per l’inaugurazione.

Si tratta della realizzazione di nuove strutture all’interno del centro parrocchiale per garantire adeguati spazi per le attività religiose, ricreative e sportive per i ragazzi, i giovani, gli adulti e le famiglie. «In estrema sintesi - spiega il parroco padre Renato Spallone - è stata prevista la realizzazione di una nuova struttura polivalente che al piano terra prevede un salone per l’oratorio, un bar, cinque salette per la catechesi più la segreteria e al primo piano la struttura abitativa per il clero. Inoltre è stato realizzato un campo di calcio a cinque con erba sintetica, completo di tutti gli accessori e gli impianti a corredo e opere esterne di sistemazione del cortile e degli spazi gioco scoperti. La comunità parrocchiale di San Lorenzo ha scelto di investire spazi ed energie sui ragazzi, giovani e famiglie, convinta che proprio con loro si gioca il futuro e la “novità” della fede cristiana. La passione missionaria, in un ambiente frammentato come il nostro, mi ha spinto a osare, e grazie alla determinazione, al sostegno del Consiglio pastorale, Affari economici e d’oratorio, con il contributo essenziale e costante di tutta la comunità, il nuovo centro parrocchiale è ormai realtà. Ogni persona che ricopre un qualsiasi ruolo in parrocchia o in oratorio ha una “funzione educativa”, per questo è in costante elaborazione e attuazione un progetto di formazione per catechisti, educatori, genitori, adolescenti ed animatori, ai quali è chiesta attiva collaborazione per l’animazione e formazione umana e cristiana dei nostri ragazzi e giovani».

Le fasi della costruzione del nuovo sono partite a settembre del 2012, con la posa e la benedizione della prima pietra alla presenza di monsignor Mario Delpini, Vicario generale della Diocesi. Il cantiere è stato aperto ufficialmente nel marzo del 2013 e da allora di strada ne è stata fatta, tanto che i lavori sono finiti addirittura con cinque mesi di anticipo sui tempi stabiliti per la consegna. A dicembre nel 50° di fondazione della parrocchia San Lorenzo, monsignor Delpini aveva presieduto una solenne concelebrazione, non prima di aver scoperto la targa ricordo posta sulla porta d’ingesso, seguita dalla «benedizione papale».

Il 26 gennaio, in occasione della festa della Sacra Famiglia, si è poi tenuto il primo appuntamento nel salone polifunzionale del nuovo oratorio. «Tutti i partecipanti non si sono risparmiati nelle espressioni di ammirazione e di complimenti per la nuova struttura e in particolare del salone», conclude padre Spallone.

Lo stesso monsignor Delpini, qualche giorno fa ha inviato al parroco un biglietto di auguri e di congratulazioni per l’opera terminata: «Caro don Renato, mi unisco alla gioia e alla gratitudine di tutta la Comunità che accoglie l’Arcivescovo per inaugurare e benedire il nuovo oratorio San Lorenzo Martire. È doveroso dire grazie a Lei, a tutti i padri, a tutti coloro che vi hanno lavorato con pazienza, fatica e passione. L’incisività educativa, la gioia di ritrovarsi, i frutti spirituali di questo ambiente, gestito con spirito di fede, con lungimiranza e profezia, ricompensino di tanto lavoro». (Da IncrociNews – Settimanale della Diocesi Ambrosiana)

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