Come ha avuto inizio la Festa di San Giuseppe Lavoratore al 1^ Maggio

         La Parrocchia S. Spirito in Castel di Guido – Roma

Da cinque mesi circa sono stato incaricato dalla Curia Vescovile di Porto – Santa Rufina alla  celebrazione delle SS. Messe di orario nel Sabato/prefestivo e nella Domenica/festivo nella parrocchiale del Santo Spirito in Castel di Guido e, per quanto mi è possibile, mi sono reso  disponibile per altri servizi pastorali richiesti ( confessioni e preparazione ai Sacramenti dei bambini), percorrendo un buon tratto di strada per raggiungere la Parrocchia Via Aurelia, ma sono contento ed anche gratificato per questi incontri con la piccola comunità parrocchiale di fedeli adulti e di alcuni bambini, presenti all’Eucaristia domenicale.

La Chiesa del Santo Spirito (Parrocchia), già Santa Maria in Lorium (1) si trova al XII miglio della vecchia Via Aurelia ( oggi Castel di Guido) e sorge sopra il Mausoleo dell’Imperatore Antonino Pio, morto nel 162 d. C. dove prima era edificato un Tempio dedicato ai lari ( gli dei antenati), fatto di colonne e tetto a capanna, costruito dello stesso Imperatore.

Detto questo, non si può nascondere che entrare in questa Chiesa,  luogo significativo e così ricco di storia antica, religiosa e d’arte, si è presi da qualche emozione, seppure molto semplici.  In particolare, oltre al “sito” del sotto Chiesa del Mausoleo e del Tempio pagano, diventato luogo di culto cristiano, mi limito alla citazione di due soli elementi che si trovano all’interno della Chiesa.

Il primo è un Dipinto artistico raffigurante la Discesa dello Spirito Santo, protetta da un antifurto dalla Sovraintendenza. Esso si trova sull’altare ed è’ una tela del 1671. E’ una copia di un quadro del pittore Girolamo Siciolante, detto  Sermoneta ( Roma 1521 – 1575 ) che si trova nel Salone dei Priori al Santo Spirito di Roma e vi è raffigurata la Pentecoste con lo Spirito Santo a forma di colomba che scende nel Cenacolo con al centro la Vergine Maria alla quale è dedicata la Chiesa parrocchiale di Castel di Guido.

Il secondo elemento è una statua molto particolare, raffigurante San Giuseppe Lavoratore. Essa si trova su di un capitello della parete, in alto sulla sinistra entrando in Chiesa, acquistata negli anni ’50 dal Comitato Festeggiamenti del Primo Maggio di Castel di Guido ed era in uso, già prima che venisse istituita la Festa religiosa del 1^ maggio, aprire quella civile ( Festa del lavoro ) nel borgo con una Solenne Processione portando la statua del Santo. Un Cardinale ha riportato la notizia a Papa Pio XII che volle istituire nel 1955 la Festa di San Giuseppe Lavoratore, proprio il Primo Maggio.

A tal proposito, scrive il parroco don Luigi, e ciò è confermato anche dagli abitanti del posto, che questa notizia gli è stata trasmessa dall’allora parroco Don Costantino Bocci, incontrato varie volte personalmente anche dal sottoscritto, mentre ero in Roma negli anni 1960/70, in quanto D. Costantino era un conoscente di alcuni miei parenti materni che abitavano nella Capitale.

Nell’anno dedicato a San Giuseppe, Patrono universale della Chiesa, mi è sembrato doveroso fare cenno di questa singolare circostanza. Inoltre, nel prossimo primo maggio 2021, Festa di San Giuseppe lavoratore, essendo sabato, la Statua del Santo “uscirà” dalla Chiesa e collocata sul Sagrato, dove sarà celebrata la Santa Messa Prefestiva delle ore 17,00. Vi aspettiamo numerosi!

                                                                                   P. Spallone Renato

 Morlupo, 29.04.21

(1)Nota: Un po’ di storia:

Nel IV secolo venne retta la Diocesi di Lorium  la cui Cattedrale prende il posto del Tempio Pagano. Era di struttura circolare con un raggio di mt. 4,50 e dedicata a Santa Maria. Dal 1970 Lorium è annoverata tra le Sedi Vescovili Titolari della Chiesa cattolica; dal 21 marzo 1988 il vescovo titolare è Carlos Filipe Ximenes Belo, salesiano, già Amministratore Apostolico di Dili in Monzambico, nominato da Papa Giovanni Paolo II  nel 1980, ad oggi  (2004) ritiratosi in Portogallo per malattia. Mons. Ennio Appignanesi, già Vicegerente della Diocesi di Roma, è stato, anche, Arcivescovo Titolare di Lorium ( 1985 – 1988 ).

Lorium era un'antica località, indicata nella Tabula Peutingeriana come prima mansio al XII miglio sulla via Aurelia, edificata attorno alla Villa imperiale di Antonino Pio; la zona oggi è conosciuta con il nome di Castel di Guido. Nel territorio v'erano tre Santuari martiriali: quello delle Sante Rufina e Seconda sulla via Cornelia; il santuario dei santi martiri persiani Maris, Marta, Audifax e Abacuc sulla via Cornelia presso Boccea; e quello dei Santi Basilide e compagni sulla Via Aurelia. Primo vescovo noto di questa sede fu un certo Pietro, episcopus Lorensis, che partecipò al Concilio Lateranense indetto da Papa Felice III nel 487, sulla disciplina da adottare nei confronti dei vescovi e del clero africani che avevano apostatato dalla fede cattolica durante la persecuzione del re vandalo Unnerico.

La presenza dei Santuari e della Villa Imperiale, nonché di un certo gruppo di abitanti, spinsero alla fondazione di una Diocesi, che fu sede suburbicaria nella campagna ad ovest della città di Roma. Scrive Lanzoni: «Forse il bisogno di provvedere alla quotidiana celebrazione dei sacri misteri in questi tre santuari e il decoro della residenza imperiale spiegano la fondazione di questa piccola Diocesi fino dal IV secolo». Nelle fonti coeve non è più menzionato il titolo Lorensis, mentre prosegue quello di Selva Candida o Santa Rufina. Dal 1970, come è detto sopra, Lorium è annoverata tra le sedi Vescovili Titolari della Chiesa cattolica.  

 Vi arrivano i Templari dopo il 1200 che trasformano all’interno (della Chiesa) il cerchio in un ottagono a loro caro perché ricorda il Tempio di Gerusalemme da cui prendono il nome. Un’altra testimonianza dei Templari è la croce al centro del pavimento della Chiesa di mt.1,20 in marmo. A seguito dell’annientamento dei Templari da parte di Filippo il Bello, la Chiesa ebbe un periodo di abbandono per passare, poi, al “Santo Spirito”, l’Ospedale di Papa Innocenzo III. Alla fine del 1500 fu costruito l’attuale portico-facciata per ospitare i pellegrini che accorrevano a Roma per il Giubileo del 1600. Dopo il 1650 la Chiesa venne eretta a Parrocchia e affidata al Santo Spirito che la intitolò allo stesso “Santo Spirito”, dopo che vennero fatti dei lavori come le colonne svasate e rialzato di tetto per portare fuori l’acqua.

 

 

 

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