Preghiera e solidarietà per l'IRAQ

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P. Angelo A. Mezzari sollecita tutta le Comunità Rogazioniste, la Famiglia del Rogate e tutti gli uomini e donne di buona volontà ad un'azione concreta di vicinanza nella preghiera e nella solidarietà per i confratelli dell'Iraq, le loro famiglie, le suore Domenicane Irachene e il popolo cristiano perseguitato dai fondamentalisti islamici dell'ISIS. In allegato presentiamo la lettera del Superiore Generale in italiano, spagnolo e inglese, con le modalità per portare un aiuto ai nostri confratelli iracheni.

 

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50° di Ordinazione Sacerdotale

Il prossimo 3 agosto, alle ore 11.30, si celebra nel Santuario Madonna di Fatima, Trani (Bari), nella Santa Messa presieduta dal Superiore Generale, P. Angelo A. altaltMezzari, il 50° di sacerdozio dei Padri Giuseppe De Vito, Vito Muscillo, Fortunato Siciliano e Vincenzo Vollero. Del gruppo fa parte anche P. Rodolfo D’Agostino, che il Signore ha chiamato in Cielo lo scorso 5 luglio. I confratelli ricorderanno l’anniversario anche nelle seguenti date.

P. Giuseppe il 20 settembre alle ore 19.00, a Bari, nella chiesa parrocchiale del “Cuore Immacolato di Maria”.

P. Vito il 10 agosto, alle ore 10.30, ad Accadia (FG), ed inoltre il 17 agosto, alle ore 11.30, a Morlupo (Roma) nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista.

P. Fortunato il 9 agosto, alle ore 19.00, a Cittanova (RC) nel santuario di Maria SS. del Rosario, ed inoltre il 6 settembre, alle ore 19.00, a Roma, nella chiesa parrocchiale dei Santi Antonio e Annibale Maria.

P. Vincenzo il 21 settembre, alle ore 19.00, a Napoli, nella chiesa parrocchiale dei Santi Antonio di Padova e Annibale Maria.  Formuliamo ai confratelli i migliori auguri e siamo vicini nella preghiera. Alleghiamo il messaggio augurale indirizzato dal Padre Generale.

I funerali di P. Rodolfo D’Agostino

Nel pomeriggio di oggi, 31 luglio 2014, giunge da Van Nuys (CA, USA) all’aeroporto di Catania la salma di P. Rodolfo D’Agostino. Domani, 1° agosto, alle 10.30, sarà celebrata una Messa di suffragio, nella sua parrocchia di origine, a Floridia (SR), presente la sua sorella e i suoi nipoti. Lo stesso giorno, alle 17.00 una Messa, presieduta dal Padre Generale, sarà celebrata nel Santuario Basilica S. Antonio, a Messina. Quindi la salmalta sarà collocata nella cappella gentilizia della Congregazione, nel Gran Camposanto di Messina.  

Ordinazione Sacerdotale del Diac. Jean Baptiste NDAHIMANA

Carissimi confratelli, Vi invito tutti a ringraziare il Signore per l'Ordinazione Sacerdotale del nostro confratello rwandese il Diacono Jean Baptiste NDAHIMANA che si terrà nella cattedrale di Gikongoro il 03 Agosto 2014, Domenica. Lui sarà ordinato per  l'imposizione delle mani del Vescovo di Butare, Monsignor Philippe RUKAMBA. Lodiamo il Signore per le vocazioni che ci manda sopratutto nella nostra Quasi Provincia dell'Africa e preghiamo per la missione e l'apostolato fruttuoso del confratello. Padre Willy CRUZ, rcj Provinciale QPAalt

Le esequie di P. Gaetano Ciranni

Ialtaltaltaltaltaltaltalteri, 28 luglio 2014, alle 10.30, nel Santuario -  Basilica “Sant’Antonio” di Messina, si sono celebrate le esequie di P. Gaetano Ciranni, presiedute dal Superiore Generale, P. Angelo Ademir Mezzari, con la presenza dei Superiori Provinciali delle due Province Italiane, P. Angelo Sardone e P. Gaetano Lo Russo, dei Consiglieri generali, P. Jessie Martirizar e P. Matteo Sanavio, del Vicario Episcopale della Diocesi di Messina, Mons. Carmelo Lupò, di numerosi confratelli delle due Province Italiane, e di Consorelle Figlie del Divino Zelo.  In particolare, erano presenti i familiari di P. Gaetano: il confratello, P. Salvatore, che ha concelebrato, il fratello Michele, la sorella Maria ed alcuni nipoti. Erano presenti, inoltre, il Sindaco di Grotte (AG), paese natale di P. Gaetano, il sig. Paolino  Fantauzzo, che ha ricordato con sentita partecipazione il legame, che si è conservato saldo negli anni, fra il P. Gaetano e la cittadina di origine. Un commosso saluto a P. Gaetano è stato rivolto anche dalla presidente delle “Zelatrici del Rogate”, la sig.ra Maria Pia Jannello. Nell’omelia il Padre Generale ha sottolineato le guardi virtù umane e religiose del caro confratello, la sua vocazione nella Congregazione, che potremmo definire, di sentinella del Rogate, lo slancio missionario che ha dato alla nostra Famiglia Religioso durante i due sessenni nei quali l’ha guidata come Superiore Generale, la sua scelta di consumarsi e di immolarsi per la Congregazione.

Alleghiamo l’omelia del Padre Generale.

IRAQ - Intervista di P.Vito Magno a P. Jalal Yako

altaltRai-Radiouno (Domenica 27 luglio, ore 11,50)

La preoccupazione espressa dal Papa per le migliaia di cristiani iracheni, costretti dall’autoproclamato califfato dell’Isis a fuggire da Mosul, trova riscontro nell’opera dei confratelli rogazionisti impegnati tra i profughi di Karakosh. Padre Vito Magno, domenica scorsa su Rai-Radiouno, prima dell’Angelus del Papa, ha intervistato il superiore della comunità, Padre Jalal Yako.

Padre Jalal, dove ti trovi in questo momento?

A Karakosh, a quasi trenta chilometri da Mosul, nel nord dell'Iraq.

Cioè a ridosso dell'autoproclamato califfato Yadista!

Esattamente, al confine istituito dal Kurdistan per impedire all’esercito islamico di entrare nella piana di Ninive.

A che distanza da voi si trovano i miliziani islamici?

Si stanno avvicinando dopo aver preso il monastero più importante, Mar Behnam, precisamente  ad una decina di chilometri da noi.

Da dove provengono i rifugiati che state aiutando?

Per la maggior parte da Mosul. Sono più di centocinquanta famiglie in parte dislocate negli appartamenti disabitati di Karakosh,  e in parte in vari nuclei familiari. Siamo andati a trovarli con i giovani che  affiancano le nostre attività. Ci hanno raccontato il loro dramma, come sono stati cacciati via lasciandoli quasi nudi. Sono andati a bussare alla loro porta all’una di notte, hanno marchiato le loro case con la lettera "N" (Nazareni) per discriminarli. Una ragazza li ha rimproverati senza paura, l'hanno presa e messa a terra per decapitarla, ma deve esser successo qualcosa perchè è riuscita a fuggire.

Oltre alla Chiesa, chi pensa a questi profughi?

Ci sono organizzazioni locali dello Stato Iracheno. Grazie  a Dio non manca da mangiare, anche se questa gente ha perso tutto; fatiche di anni per vivere degnamente! Ma sono rimasti fedeli alla loro fede e non hanno avuto paura di dire "Noi restiamo cristiani, anche se ci uccidete."

Quali le loro necessità primarie per le quali chiedete aiuto?

Per l'acqua, per la corrente e, prima di tutto, per la tranquillità. La gente è totalmente spaventata e spaesata, non sa cosa fare. Non c'è lo Stato, non c'è l'esercito e, non sappiamo cosa possa accadere domani.

A Karakosh riuscite a svolgere anche attività pastorali?

Sì. Per fortuna siamo riusciti a ricavare una sala per circa centocinquanta persone; l’abbiamo sistemata con i ragazzi ed è divenuta a tutti gli effetti una chiesa. Qui celebriamo la messa due volte a settimana; abbiamo festeggiato il mese di Maggio, il Sacro Cuore, l'incontro con le famiglie, e ogni giorno ci occupiamo del doposcuola per i ragazzi.

Che altro significa per voi vivere in mezzo a persone costrette ad abbandonare la loro casa, la loro terra?

Vivere nella loro condizione. Vivere la sete, la mancanza della corrente, la fatica, il caldo; insomma a caricarci delle loro sofferenze!

Quando due anni fa siete giunti a Karakosh quante persone conteneva il campo profughi?

Circa 1800. Tanti sono partiti per l’estero, dopo aver venduto tutto quello che avevano. Ma ci sono altri che hanno preso il loro posto, come le famiglie che sono rimaste senza niente.

Oggi quanti sono?

Il numero oscilla tra i milleseicento e i milleottocento.

Padre Jalal, da missionario a Karakosh, c'è un invito che si sente di fare?

Che tutti coloro che hanno una coscienza possano denunciare questi gravi delitti contro l'umanità. Non bisogna stare in silenzio. Si deve pregare, ma anche, attraverso le Organizzazioni Mondiali, denunciare il genocidio che i fanatici musulmani stanno compiendo.  

FOTO ALLEGATE

1. Padre Jalal con i confratelli della comunità irachena insieme al vescovo di Mosul, Mons.Yohanna Petros Mouche

2.  Profughi di Kalakosh

IRAQ - Intervista di P.Vito Magno a P. Jalal Yako

 altaltRai-Radiouno (Domenica 27 luglio, ore 11,50)

La preoccupazione espressa dal Papa per le migliaia...

Padre Gaetano Ciranni si è addormentato nel Signore

Carissimi confratelli e tutti i membri della Famiglia del Rogate

Con tristezza, ma con speranza nel Signore della vita, comunichiamo che oggi, 26 luglio, memoria dei Santi Gioacchino e Anna,  nella prima mattinata, a Messina, Italia, P. Gaetano Ciranni, ci ha lasciati. Sentiremo tutti la sua mancanza. Da venti anni l’abbiamo visto portare la croce della sofferenza con una forza straordinaria, specie nell’ultimo periodo quando i dolori erano divenuti sempre più lancinanti. Ci ha lasciato un grande vuoto, ma ora finalmente riposa in pace. Egli era nato il 24 settembre 1920 ed era prossimo a compiere 94 anni di età. Era entrato in Congregazione a tredici anni. Nel 1944 ha emesso la sua professione perpetua e nel 1947 è stato ordinato sacerdote. Ha trascorso i primi venti anni del suo apostolato prevalentemente con la responsabilità della direzione di diverse nostre Case: Oria, Desenzano, Bari, Padova. Nel 1960 ha guidato, come presidente, il nascente Segretariato del Rogate, che diventerà il primo Centro Rogate. Dal 1971 al 1974 è Consultore Generale. Dal 1974 al 1986 guida la Congregazione, come Superiore Generale, per due sessenni, in un periodo  che risulterà fondamentale per la nostra crescita nel mondo, nella missionarietà. Negli anni che seguirono fu incaricato della direzione dello Studentato di Grottaferrata e quindi della Casa di Messina Cristo Re. Dal 1997 in poi lo troviamo, successivamente, nelle sedi di Napoli e Messina, impegnato nell’economia della Casa, nella formazione o nel ministero della confessione e della guida spirituale.  Ha offerto al Signore, per la Congregazione, gli ultimi lunghi anni della sua vita, consumati nell’impegno incredibile per tenacia, nella vicinanza alla vita della Congregazione, nella testimonianza di una grande altserenità di spirito. Il carisma del Rogate è stato la luce della sua esistenza che ha cercato di irradiare con tutte le sue forze su tutta la Congregazione.  

                                                                                                                               P. Angelo Ademir Mezzari, RCJ Superiore Generale

Le esequie saranno celebrate nella basilica-santuario di S. Antonio a Messina lunedì 28 luglio alle ore 10.30.

 

Esercizi spirituali Missionarie Rogazioniste

Dal 24 al 30 luglio prossimo, presso la casa "Villa Santa Maria" delle Figlie del Divino Zelo a Trani, le Missionarie Rogazioniste italiane svolgeranno i loro esercizi spirituali annuali. Le meditazioni, tenute da P. Agostino Zamperini, Postulatore Generale, verteranno sul tema: "Eucaristia, renditi conto di quello che celebri!".

 

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FR. JULIUS DESCARTIN INSTALLED AS PARISH PRIEST

altaltaltaltaltaltaltaltaltOn July 20, 2014, Sunday, at 3:00 in the afternoon, Fr. Julius Descartin was installed as the new parish priest of the St. Francis Xavier Parish, in Parang, Bagac, Bataan, by Most Rev. Ruperto Santos, Bishop of Balanga. The celebration was participated by some rogationist priests and priests of the diocese, the religious students, UPV members, faithful of the parish and some other friends and benefactors.

Fr. Julius was the former economo of our community at St. Anthony’s Boys Village – Davao. Prior to this assignment in Davao, he worked as collaborator in the pastoral ministry, at the St. Francis Xavier Parish under the mentorship of Fr. Antonio Dammay. 

Fr. Julius is to be assisted by Fr. Alfonso Heredia RCJ who will be acting as assistant parish priest of the same parish.

Congratulations Fr. Julius!

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