Curia Generalizia

Assemblea UAR e rinnovo delle cariche

Sabato 18 gennaio, nel pomeriggio, si è tenuta l'Assemblea dell'U.A.R (Unione delle Associazioni Rogazioniste) presso la Curia Generalizia dei Padri Rogazionisti in Roma. All'ordine del giorno, oltre alla condivisione sullo stato delle Associazioni Rogazioniste e a una riflessione sul Vangelo del Rogate e sulle nuove aperture di Papa Francesco per una Chiesa discepola e missionaria, c'è stata anche l'elezione del nuovo Presidente Nazionale. La scelta è caduta su PINA VARLARO, dei Laici Animatori Vocazionali Rogazionisti, che succede al Sig. Gigi Bizzotto, degli Ex Allievi Amici di Sant'Annibale. Collaboreranno con Pina nel prossimo sessennio UMBERTO E ROSI MAURI, vice presidenti, delle Famiglie Rog, CATERINA PAOLETTI, dell'ERA, in qualità di amministratore e DANIELA ERCOLANI, come segretaria. I nostri ringraziamenti e il nostro affetto a Pina per la sua disponibilità: con lei l'UAR riprende il suo cammino, sempre più fecondo, nella fedeltà e nel servizio al Rogate.

 

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Provincia Rogacionista São Lucas - Votos Perpétuos

altaltaltaltaltQuerido Irmão e Irmã, è tempo de decisão, e certos disso faremos Perpétua Consagração, na Comunidade Rogacionista, Família do Coração. Dessa forma aqui vieto com nossas Famílias lhe convidar para a celebração desta alegria que se realizará dia 18 de Janeiro as dezenove horas será. Não esqueça o endereço traga amor e confiança porque será na comundade Nossa Senhora da Esperança no Morro Doce São Paulo. Guarde isso na lembrança. Nossa Senhora das Graças espera sua visita e será a intercessora. A sua bela presença nos será animadora. Enviai, Senhor, operários e operárias à vossa messe! Ir. Aexsandro Ramos Alexandre, Ir. Nilson Rocha Santos, Ir. Reginaldo Veríssimo Ferreira. “Como barro na mão do oleiro, assim estais vós nas minhas mãos” Jr 18,6 – Província Rogacionista São Lucas. 

Niños “rogacionistas” cierran cursos

alt02 de Enero de 2014 - SAN LORENZO (Higinio R. Ruiz Díaz, corresponsal). Un total de 36 niños del barrio Espíritu Santo de esta ciudad tuvieron su acto de clausura de los cursos de peluquería, manualidades, enfermería y guitarra en la parroquia Virgen de Fátima. El acto de colación fue en el local del seminario. Los niños, de entre 8 a 13 años edad, expusieron sus trabajos hechos en el área de manualidades e hicieron demostración de lo que aprendieron en peluquería y enfermería.

Los cursos se desarrollaron los fines de semana y, además de ello, “los chicos también recibían refuerzo escolar, porque la mayoría son hijos de madres solteras y trabajadoras o de padres separados y para apoyar las tareas en las casas hacemos esta actividad todo el año”, expresó el párroco local, el sacerdote Darío Martínez, de la Congregación de los Rogacionistas del Corazón de Jesús.

Por su lado, el hermano José Rodríguez comentó que esta es la segunda promoción y para el próximo año esperan tener más niños para los cursos, que son dictados de forma completamente gratuita.

Il Messaggio di Papa Francesco per la 51ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

L’11 maggio 2014, IV Domenica di Pasqua, si celebra la 51ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sul tema: "Le vocazioni, testimonianza della verità". Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre Francesco invia per l’occasione ai Vescovi, ai sacerdoti, ai consacrati ed ai fedeli di tutto il mondo:

● MESSAGGIO DEL SANTO PADRE

Le vocazioni, testimonianza della verità

Cari fratelli e sorelle!

1. Il Vangelo racconta che «Gesù percorreva tutte le città e i villaggi … Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe"» (Mt 9,35-38). Queste parole ci sorprendono, perché tutti sappiamo che occorre prima arare, seminare e coltivare per poter poi, a tempo debito, mietere una messe abbondante. Gesù afferma invece che «la messe è abbondante». Ma chi ha lavorato perché il risultato fosse tale? La risposta è una sola: Dio. Evidentemente il campo di cui parla Gesù è l’umanità, siamo noi. E l’azione efficace che è causa del «molto frutto» è la grazia di Dio, la comunione con Lui (cfr Gv 15,5). La preghiera che Gesù chiede alla Chiesa, dunque, riguarda la richiesta di accrescere il numero di coloro che sono al servizio del suo Regno. San Paolo, che è stato uno di questi "collaboratori di Dio", instancabilmente si è prodigato per la causa del Vangelo e della Chiesa. Con la consapevolezza di chi ha sperimentato personalmente quanto la volontà salvifica di Dio sia imperscrutabile e l’iniziativa della grazia sia l’origine di ogni vocazione, l’Apostolo ricorda ai cristiani di Corinto: «Voi siete campo di Dio» (1 Cor 3,9). Pertanto sorge dentro il nostro cuore prima lo stupore per una messe abbondante che Dio solo può elargire; poi la gratitudine per un amore che sempre ci previene; infine l’adorazione per l’opera da Lui compiuta, che richiede la nostra libera adesione ad agire con Lui e per Lui.

2. Tante volte abbiamo pregato con le parole del Salmista: «Egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo» (Sal 100,3); o anche: «Il Signore si è scelto Giacobbe, Israele come sua proprietà» (Sal 135,4). Ebbene, noi siamo "proprietà" di Dio non nel senso del possesso che rende schiavi, ma di un legame forte che ci unisce a Dio e tra noi, secondo un patto di alleanza che rimane in eterno «perché il suo amore è per sempre» (Sal 136). Nel racconto della vocazione del profeta Geremia, ad esempio, Dio ricorda che Egli veglia continuamente su ciascuno affinché si realizzi la sua Parola in noi. L’immagine adottata è quella del ramo di mandorlo che primo fra tutti fiorisce, annunziando la rinascita della vita in primavera (cfr Ger 1,11-12). Tutto proviene da Lui ed è suo dono: il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro, ma – rassicura l’Apostolo – «voi siete di Cristo e Cristo è di Dio» (1 Cor3,23). Ecco spiegata la modalità di appartenenza a Dio: attraverso il rapporto unico e personale con Gesù, che il Battesimo ci ha conferito sin dall’inizio della nostra rinascita a vita nuova. È Cristo, dunque, che continuamente ci interpella con la sua Parola affinché poniamo fiducia in Lui, amandolo «con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza» (Mc 12,33). Perciò ogni vocazione, pur nella pluralità delle strade, richiede sempre un esodo da se stessi per centrare la propria esistenza su Cristo e sul suo Vangelo. Sia nella vita coniugale, sia nelle forme di consacrazione religiosa, sia nella vita sacerdotale, occorre superare i modi di pensare e di agire non conformi alla volontà di Dio. E’ un «esodo che ci porta a un cammino di adorazione del Signore di servizio a Lui nei fratelli e nelle sorelle» (Discorso all’Unione Internazionale delle Superiore Generali, 8 maggio 2013). Perciò siamo tutti chiamati ad adorare Cristo nei nostri cuori (cfr 1 Pt 3,15) per lasciarci raggiungere dall'impulso della grazia contenuto nel seme della Parola, che deve crescere in noi e trasformarsi in servizio concreto al prossimo. Non dobbiamo avere paura: Dio segue con passione e perizia l’opera uscita dalle sue mani, in ogni stagione della vita. Non ci abbandona mai! Ha a cuore la realizzazione del suo progetto su di noi e, tuttavia, intende conseguirlo con il nostro assenso e la nostra collaborazione.

3. Anche oggi Gesù vive e cammina nelle nostre realtà della vita ordinaria per accostarsi a tutti, a cominciare dagli ultimi, e guarirci dalle nostre infermità e malattie. Mi rivolgo ora a coloro che sono ben disposti a mettersi in ascolto della voce di Cristo che risuona nella Chiesa, per comprendere quale sia la propria vocazione. Vi invito ad ascoltare e seguire Gesù, a lasciarvi trasformare interiormente dalle sue parole che «sono spirito e sono vita» (Gv 6,62). Maria, Madre di Gesù e nostra, ripete anche a noi: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela!» (Gv 2,5). Vi farà bene partecipare con fiducia ad un cammino comunitario che sappia sprigionare in voi e attorno a voi le energie migliori. La vocazione è un frutto che matura nel campo ben coltivato dell’amore reciproco che si fa servizio vicendevole, nel contesto di un’autentica vita ecclesiale. Nessuna vocazione nasce da sé o vive per se stessa. La vocazione scaturisce dal cuore di Dio e germoglia nella terra buona del popolo fedele, nell’esperienza dell’amore fraterno. Non ha forse detto Gesù: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35)?

4. Cari fratelli e sorelle, vivere questa «misura alta della vita cristiana ordinaria» (cfr Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte, 31), significa talvolta andare controcorrente e comporta incontrare anche ostacoli, fuori di noi e dentro di noi. Gesù stesso ci avverte: il buon seme della Parola di Dio spesso viene rubato dal Maligno, bloccato dalle tribolazioni, soffocato da preoccupazioni e seduzioni mondane (cfr Mt 13,19-22). Tutte queste difficoltà potrebbero scoraggiarci, facendoci ripiegare su vie apparentemente più comode. Ma la vera gioia dei chiamati consiste nel credere e sperimentare che Lui, il Signore, è fedele, e con Lui possiamo camminare, essere discepoli e testimoni dell’amore di Dio, aprire il cuore a grandi ideali, a cose grandi. «Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali!» (Omelia nella Messa per i cresimandi, 28 aprile 2013). A voi Vescovi, sacerdoti, religiosi, comunità e famiglie cristiane chiedo di orientare la pastorale vocazionale in questa direzione, accompagnando i giovani su percorsi di santità che, essendo personali, «esigono una vera e propriapedagogia della santità, che sia capace di adattarsi ai ritmi delle singole persone. Essa dovrà integrare le ricchezze della proposta rivolta a tutti con le forme tradizionali di aiuto personale e di gruppo e con forme più recenti offerte nelle associazioni e nei movimenti riconosciuti dalla Chiesa» (Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte, 31).

Disponiamo dunque il nostro cuore ad essere "terreno buono" per ascoltare, accogliere e vivere la Parola e portare così frutto. Quanto più sapremo unirci a Gesù con la preghiera, la Sacra Scrittura, l’Eucaristia, i Sacramenti celebrati e vissuti nella Chiesa, con la fraternità vissuta, tanto più crescerà in noi la gioia di collaborare con Dio al servizio del Regno di misericordia e di verità, di giustizia e di pace. E il raccolto sarà abbondante, proporzionato alla grazia che con docilità avremo saputo accogliere in noi. Con questo auspicio, e chiedendovi di pregare per me, imparto di cuore a tutti la mia Apostolica Benedizione.

Dal Vaticano, 15 gennaio 2014

FRANCESCO

[00068-01.01] [Testo originale: Italiano]

Lutto nel nostro Seminario di Parañaque

altIl 14 Gennaio alle ore 4:55 am il giovane Josè Romerico Prieto, nostro seminarista del primo anno del College del “Father Hannibal Formation Center” di Parañaque (Filippine), è ritornato alla casa del Padre. La morte è stata causata da complicazioni che hanno portato all’infarto. L’intervento dei Confratelli e medici non è servito a rianimare il giovane. Siamo vicini al dolore dei suoi familiari e della Quasi Provincia Filippina e chiediamo il sostegno del Signore nella preghiera.   

100 anni dalla nascita al Cielo di Madre M. Antonia Lalìa

altaltLe Suore Domenicane Missionarie di San Sisto celebrano il I Centenario della nascita al Cielo della Fondatrice, Madre M. Antonia Lalìa del Sacro Cuore, 1914 – 9 aprile – 2014. Madre Lalìa dal 1910, trovandosi in una situazione di grave difficoltà, trovò in Padre Annibale un grande sostegno spirituale, manifestatosi successivamente in tanti modi anche nei riguardi dell’Istituto da lei fondato. Questo legame fu espresso, in particolare, nella nomina, assegnata da Padre Annibale a Madre Lalìa, di confondatrice spirituale del nostro Istituto. Dal canto suo, Madre Lalìa, nello scrivergli lo riconosceva: Mio non mai meritato Padre in Gesù Cristo, mio veneratissimo Padre Confondatore (cfr. T. Tusino, Memorie Biografiche, v. IV, p. 279 ss.). Riportiamo il programma della tre giorni che le Suore Domenicane Missionarie di San Sisto terranno dal 15 al 17 gennaio 2014.   

Oria – Premio di pittura, scultura e poesia “Sant’Annibale Maria Di Francia”

altaltaltaltaltConclusa ad Oria la prima edizione del premio di pittura scultura e poesia “Sant’Annibale Maria Di Francia” - Il 6 gennaio 2014, giorno dell’Epifania, presso l’Istituto Antoniano Maschile di Oria si è conclusa, con la premiazione dei vincitori, la prima edizione del premio di pittura, scultura e poesia intitolato a Sant’Annibale Maria Di Francia.

La rassegna d’opere d’arte pittorica, di scultura e poesia, organizzata dagli Ex Allievi Rogazionisti di Oria, ha riscosso enorme interesse negli addetti ai lavori ed un importate successo di pubblico per l’affluenza di visitatori, non solo del posto, ma anche dalle provincie limitrofe, durante i quindici giorni di apertura della mostra, inauguratasi il 22 dicembre 2013.

Lusinghieri anche i giudizi espressi da importanti critici d’arte per l’elevata espressione artistica dei partecipanti al premio.

Con la presenza di un folto pubblico, l’intervento del sindaco di Oria Cosimo Pomarico, il direttore dell’Istituto Antoniano P. Antonio Fabris, il presidente degli Ex Allievi Rogazionisti Alessandro Candida ed il critico d’arte Prof. Antonio Benvenuto, ha avuto inizio la cerimonia di premiazione con l’assegnazione delle targhe di riconoscimento.

Primi ad essere premiati sono stati i poeti con la declamazione dei componimenti vincenti. Il primo premio è andato alla studentessa liceale di Portici (NA) De Michele Miriam per la poesia “Settecento sassi”; secondo premio ad Enzo Bacca di Larino (CB) per “Adua delle acque”; terzo premio a Concetta Antonelli di Bari “Arbeit macht frei”.

La premiazione è proseguita con l’assegnazione delle targhe ai pittori ed il primo premio è andato a Peluso Anna Maria di Manduria per l’opera “Presenza tra i rovi”; il secondo premio è stato assegnato a Ricchiuto Nicola di Oria per l’opera “Don Chisciotte” e terzo premiato un artista della Lettonia, Dzerve  Annika, per l’opera “Latviza”.

Il premio per la scultura è stato assegnato all’artista Antonio Caragli per l’opera “La Natività”.

I visitatori, infine, con il loro voto di gradimento, hanno segnalato al primo posto per la poesia l’Ins. Mazzotta Margherita e per la pittura il sig. Cosimo D’Elia, anch’essi premiati con apposita targa.

“Esprimiamo grande soddisfazione, ha detto Alessandro Candida, presidente degli Ex Allievi Rogazionisti, per il successo che ha conseguito questo premio “Sant’Annibale Maria Di Francia” al punto che già alla prima edizione, è divenuto internazionale per la partecipazione di diversi artisti stranieri. Questo è sicuramente uno sprone per iniziare a lavorare per la seconda edizione”.

Meeting of Brothers in Practical Training, Saint Thomas Quasi Province, India!

altaltDearest, The Rogationists Indian Quasi Province organized a meeting of the brothers in Practical Training on January 2 - 3, 2014. We have seven brothers engaged in Practical training in the different formation houses and other apostolic communities. The Major Superior, Fr. Shajan Pahayil welcomed the brothers and emphasized the importance of this formative encounter. Fr. Shaju Konathan, the councilor in charge for mission, shared a reflection about the emphasis of Rogationist Formation  in the context of practical Training. 

Priestly Ordination of Dn. Aneesh Kannampuzha RCJ

altaltWith immense joy and profound gratitude to God and acknowledging your share on my journey to the altar of the Lord, together with the Rogationist Congregation and my family members, I cordially invite you to my Priestly Ordination to be conferred by His Beatitude Mar Sebastian Adayanthrath, Auxiliary Bishop of Ernakulam-Angamaly Arch-Diocese, and to my First Holy Qurbana at St. Rita’s Church, Campannoor on Monday 06 January 2014 at 9.00 anm and to the reception thereafter. With love & prayers, Dn. Aneesh Kannampuzha RCJ 

Priestly Ordination of Dn. Lixon Puthanangady

With immense joy and profound gratitude to God and acknowledging your share on my journey to the altar of the Lord, together with the Rogationist Congregation and my family members, I cordially invite you to my Priestly Ordination to be conferred by His Excellency Cardinal George Alenchery, Major Arch-Bishop of Ernakulam-Angamaly Arch-Diocese, and to my First Holy Qurbana at St. Mary’s Church, Chowara on Wednesday 01 January 2014 at 9.00 am and to the reception thereafter. With love & Prayers, Dn Lixon Puthanangady RCJ 

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