30° anniversario della nascita al Cielo del servo di Dio Giuseppe Marrazzo

«Sono il tassista delle anime, senza di esse la mia vita sarebbe inutile»: una definizione straordinariamente esplicativa dell’intensità della vocazione di padre Giuseppe Marrazzo, tutt’uno con la vita spesa per la preghiera e il dono di sé al popolo. Il 30 novembre del 1992 il servo di Dio concludeva la sua esperienza terrena all’età di 75 anni. Imbevuto della spiritualità di S. Annibale, il sacerdote Rogazionista ha fatto della sua vita un dono incondizionato per quanti – penitenti, ammalati, poveri – accorrevano da lui in cerca di un conforto umano e spirituale: non c’era persona che, trovandosi a passare davanti al santuario di Sant’Antonio in Messina, non si sentisse rassicurata dalla sua presenza. In occasione del 30° anniversario della nascita al cielo, la Congregazione rogazionista e l’associazione “Amici di Padre Marrazzo” hanno voluto commemorarlo con un convegno di studi sul tema “Padre Giuseppe Marrazzo Rogazionista. Il sacerdote della misericordia”. Uno spazio di approfondimento alla figura del sacerdote attraverso le straordinarie testimonianze del nipote don Aldo Tadeo e della presidente dell’associazione “Amici di padre Marrazzo” Meluccia De Tommaso. “Un testimone appassionato della misericordia di Dio”, lo ha definito il superiore generale dei Rogazionisti Bruno Rampazzo, intervenuto col superiore provinciale Sandro Perrone e il direttore dell’Istituto, Adriano Inguscio. «Trent’anni di amore, di ricordi, di sentimenti verso questo piccolo grande operaio della vigna del Signore», ha detto il rettore della Basilica di sant’Antonio padre Mario Magro. L’evento, moderato da Milena Romeo, è stato arricchito dai contributi di Antonio Baglio, ricercatore di storia contemporanea Unime e della docente di Storia e Filosofia Costanza Amato. Fra le citazioni riportate quella del giornalista Gino Bartolone che nell’articolo scritto su Gazzetta del Sud in occasione della sua morte definì “profetica” la voce del popolo che inneggiava a lui come Santo. Il postulatore generale dei Rogazionisti, padre Agostino Zamperini, ha fatto il punto sulla causa di canonizzazione: dopo il parere positivo dei teologi sulla “Positio” (alla cui stesura ha contribuito Gabriella Diamante presente ieri sera) anche i Cardinali hanno espresso parere positivo sulle virtù eroiche, sollecitando un approfondimento della Maternità sacerdotale. Il giorno successivo il superiore generale ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica per ringraziare il Signore.

Rachele Gerace.

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