30° della presenza dei Rogazionisti in Albania

Riportiamo gli auguri del Padre Generale per il 30° anniversario della presenza dei Rogazionisti in Albania, esprimendo la vicinanza ai confratelli oggi presenti nel Paese delle Aquile e a coloro che vi hanno lavorato durante questo tempo di grazia.

                                                                                   Roma, 16 giugno 2022

Vivissimi auguri nel 30° di presenza in Albania

 

                                                                                   M.R.P. Alessandro Perrone

                                                                                   Superiore Provinciale

                                                                                   Provincia Sant’Annibale

                                                                                                           BARI

                                                                                   M.R.P. Alessandro Truscello

                                                                                   e Comunità

                                                                                                          SHENKOLL

M.R.P. Perrone,

 

                        è una data molto importante per la Comunità di Shenkoll, per la Provincia Sant’Annibale e per la Congregazione, il 18 giugno 2022, 30° anniversario della presenza della Congregazione in Albania, nella sede di Shenkoll.

            L’avvio è avvenuto con la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Nunzio Apostolico, Mons. Ivan Diaz, con la presenza del Superiore della Delegazione Italia Meridionale, P. Giorgio Nalin e dell’iniziatore, P. Luigi Amato.

            Quell’inizio, autorizzato dal Superiore Generale, P. Pietro Cifuni, era stato anticipato da brevi visite, come riferisce P. Giorgio, nel messaggio di auguri alla Delegazione per la Pasqua il 12 aprile di quell’anno, soffermandosi sul cammino avviato per una presenza in Albania. Egli ricorda le parole di invito significative che gli ha rivolto un maestro anziano di Lezhë: “Siamo malridotti: malvestiti, malnutriti, bisognosi di tutto per 45 anni; spossati, spogliati di ogni diritto di libertà della parola, di stampa, di religione. Voi venite qui così come P. Annibale è andato nel quartiere Avignone: Voi per noi siete un secondo P. Annibale e noi siamo un secondo Avignone”.

            Nel dicembre di quell’anno si reca in visita a Shenkoll il Padre Generale e vede, con ammirazione, i primi passi della missione, dove confluiscono gli aiuti dall’Italia, e ci si dedica generosamente, in un contesto di grande povertà. Dalla cronaca apprendiamo che P. Luigi ospita 32 ragazzi “in una casa che, pur senza vetri, può essere considerata la «regina» delle abitazioni nel Villaggio S. Nicola”.

            Il suo impegno caritativo era rivolto ben oltre la cura degli adolescenti assistiti. P. Luigi, infatti, è stato nominato responsabile della Caritas nella zona e incaricato dalla Nunziatura Apostolica alla distribuzione degli aiuti. La Casa di Shenkol è divenuta punto di  riferimento dei poveri, piccoli e grandi, che trovavano il soccorso materiale e morale.

            L’anno seguente P. Ottavio Vitale, che poi diverrà Vescovo di Lezhë, si associò a P. Luigi. Egli si dedicava prevalentemente nella riorganizzazione della pastorale parrocchiale.  Lo zelo mosse entrambi a raggiugere numerosi villaggi per portare una parola di consolazione, di evangelizzazione e un fraterno aiuto. L’11 novembre 1993 il Padre Generale nel decreto di erezione della Casa religiosa di Shenkoll dichiarava che la fondazione avveniva “con il desiderio che il carisma della Congregazione possa essere diffuso nella sua pienezza in Albania”. Era quello che i due pionieri stavano facendo con giovanile entusiasmo.

            Non sarebbe facile enumerare quanto denaro, quanti indumenti e viveri sono stati distribuiti, specialmente nel primo decennio. Ugualmente considerevole è stato l’impegno per ripristinare luoghi di culto che il regime comunista aveva adibito ad altro o costruire chiese e cappelle nei villaggi, anche lontani. Dalla sede della Provincia e dalla Casa di Bari si è avviato un canale di vicinanza e solidarietà anche attraverso il periodico “Progetto Albania”, che convogliava l’opera di tanti volontari e benefattori.

            Ricordiamo, inoltre, un’azione assai preziosa che i primi confratelli hanno svolto. Poiché, dopo l’apertura delle frontiere, la nostra Congregazione è stata tra le prime ad accogliere l’invito del Santo Padre ed entrare in Albania, la nostra comunità ha compiuto un’azione di sostegno verso altri Istituti, specialmente femminili, che sono arrivati dopo, fornendo generosamente appoggio e consiglio. Dobbiamo dire che, anche in questo, si è instaurato uno stile che era proprio di Padre Annibale nei primordi della Pia Opera, per quanto riguarda i rapporti con gli altri Istituti.

            Naturalmente, una fraterna carismatica collaborazione vi è stata con le Figlie del Divino Zelo, finalizzata particolarmente alla promozione del carisma e della conoscenza del santo Fondatore

            Di questo cammino della Congregazione in Albania i nostri Confratelli conservano il ricordo di disagi e sofferenze, come pure di gioie apostoliche. Come in altra occasione ricordavamo, la nomina di P. Ottavio, come Amministratore Apostolico e poi la sua consacrazione come Vescovo, è stato un riconoscimento dell’azione benemerita della Congregazione.

Vi è stata fin dall’inizio con la Diocesi di Lezhë grande collaborazione, particolarmente con P. Antonio Leuci, che è stato nominato Vicario Generale della Diocesi e Direttore della Caritas Diocesana. Ricordiamo anche il servizio che svolge nella Chiesa di Albania P. Dario Rossetti, ultimo confratello ad inserirsi nella missione, nominato Direttore del Centro Nazionale Vocazioni della Conferenza Episcopale Albanese e Cancelliere dell’Amministrazione Apostolica dell’Albania Meridionale.

            L’impegno parrocchiale oggi viene svolto in sei villaggi; l’apostolato socio-educativo si esprime nella recente opera Casa Famiglia “Carlo Acutis” e, particolarmente in Lezhë, nella Scuola Ginnasio (360 alunni), in collaborazione con le Maestre Pie Venerini, nei Corsi di Formazione Professionale e nella Scuola Materna (85 alunni), in collaborazione con le Suore Canonichesse della Croce.

            In questi trenta anni è stata scritta una bella storia dai Confratelli menzionati e da quelli presenti oggi sul campo di lavoro: P. Alessandro Truscello, P. Antonio Leuci, P. Salvatore Reino, P. Giorgio Nalin e P. Dario Rossetti a Serandë. Ricordiamo anche i Confratelli che hanno operato per alcuni anni: P. Adriano Inguscio, P. Rito Ybanez, P. Saji Kallookkaran, P. Miguel De Silva e P. Pasquale Bovio.

Un video, realizzato da P. Giorgio che fin dagli inizi ha preso a cuore questa missione ed ora vi risiede, costituisce una preziosa testimonianza, che si sviluppa in diversi brevi episodi: Gli inizi - I Protagonisti - P. Annibale “albanese” - Le chiese costruite - Shenkoll, la chiesa e la casa. In fase di realizzazione: - La scuola “Rogacionistet” di Lezhe – Presenze.  

            Il mio ringraziamento, a nome della Congregazione, va a quanti in prima persona o in vario modo, hanno collaborato a scrivere in Albania questa bella pagina della vita della nostra Congregazione. L’augurio è che i Divini Superiori ci benedicano con il dono delle vocazioni, perché il bene seminato possa avere ulteriore sviluppo.        

            Affido questi auspici all’intercessione di San Nicola, del nostro Fondatore, Sant’Annibale Maria Di Francia e dei Beati Martiri Albanesi, mentre vi saluto con affetto nel Signore.

                       

                                                                                   …………………………….

                                                                       P. Bruno Rampazzo, R.C.J.

                                                                       Superiore Generale

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